Tanto indispensabile quanto semplice e comune: in quanti modi può essere rappresentata l’acqua? Edward Burtynsky non ha mai avuto dubbi che la sua ricerca, durata sette anni, avrebbe fatto emergere mille sfaccettature dell’elemento che tutti noi conosciamo: il suo progetto, Water, racconta una storia tutt’altro che trasparente.
La galleria di immagini mette in luce la forza esplosiva, irrefrenabile dell’acqua e contemporaneamente la sua fragilità, il suo asservimento alle necessità dell’uomo, portando in questo modo alla luce il problema dell’uso consapevole di questa risorsa vitale.
Il lunghissimo lavoro di Edward Burtynsky ha portato il fotografo canadese a girare il mondo: Nordamerica, Spagna, Islanda, Cina, Messico,… il viaggio ha permesso di realizzare immagini scioccanti di macchie d’olio fuoriuscite da una nave cisterna e quadri astratti di realtà incontaminate.
“Water is intermittently introduced as a victim, a partner, a protagonist, a lure, a source, an end, a threat and a pleasure”: secondo il commento di Russell Lord, Curator of Photographs del New Orleans Museum of Art, nel lavoro di Burtynsky “L’acqua è alternatamente introdotta come una vittima, un partner, un protagonista, un richiamo, una fonte, un fine, una minaccia e un piacere”. Cos’altro aggiungere?